Al momento stai visualizzando LA STANZA DELLE FARFALLE

LA STANZA DELLE FARFALLE

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:film

Catturare chi può volare

In una vasca da bagno, paperelle e sangue mestruale non possono stare insieme. L’uno rappresenta l’infanzia, l’altro la vita adulta. Eppure, questa storia, come tante altre, inizia così. Confusione tra infanzia ed adolescenza, una crescita difficile. La madre di Dorothy vuole entrare in bagno per lavare la schiena a sua figlia. La ragazza non vuole. La madre, anziché accettare e favorire la crescita della figlia, si arrabbia ed entra con violenza.

“Credi di poter fare a meno di tua madre?”.

La signora cattura ed imbalsama farfalle. Ha un’intera stanza dedicata a loro. Gode nel catturare e fermare creature che vorrebbero volare, così come vuole trattenere sua figlia ed altre ragazze.

– “Perché le metti dentro le cornici?”
– “Perché così non volano via”.

L’invidia e la mancanza di senso della vita in una madre possono avere sui figli effetti devastanti perché un bambino, anche da adulto, si identifica con la mancanza di senso di sua madre e, anche non volendo, tende a ricrearlo nei propri ambiti di vita. Per questo motivo, spesso può essere utile frequentare uno psicologo per rielaborare queste tematiche. Nel film, Dorothy compare anche da adulta, piena di rabbia e rivendicazione nei confronti della madre. Le polemiche che porta riguardano l’incapacità di avere relazioni affettive, che ha potuto risolvere solo parzialmente dopo anni di analisi. Infatti, avendo come modello una relazione disfunzionale e piena d’odio, per lei é difficile capire come si legano affettivamente tra loro le persone. Per lei, é difficile essere una farfalla che vola via dal suo passato verso ciò che vuole. La madre, l’Altro che la cattura ed imbalsama rappresenta una dinamica relazionale che ripete costantemente, in quanto per lei rappresenta un trauma. Tenta di ripeterlo in altre relazioni perché vorrebbe un finale diverso, ma si scontra sempre contro l’eterno ripetersi dell’uguale. In un percorso clinico, la ripetizione é uno dei concetti fondamentali per orientarsi a capire e risolvere quelli che sono stati i nodi della propria crescita. Per un soggetto, é difficile uscire dalla ripetizione perché non sa come creare qualcosa di nuovo ed il masochismo, tipico di persone che hanno avuto un’infanzia difficile, non permette a questo nuovo di verificarsi.
Quindi, come accedere ad una nuova dimensione della vita, alla direzione che desideriamo?

Susanna Premate